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Anna Freud (1895-1982)

 

Sesta e ultima figlia di Sigmund e Martha Freud, nacque a Vienna nel 1895. Fu una bambina vivace e mascolina. Crebbe all’ombra della sorella Sophie, che aveva due anni e mezzo più di lei e con la quale andava poco d'accordo. Diplomata maestra al Cottage Lyceum di Vienna nel 1912, nel 1914 non aveva ancora deciso che strada intraprendere: forse per questo decise intanto di andare a migliorare il suo inglese in un viaggio in Inghilterra che fece viaggiando da sola. Durante il viaggio scoppiò la prima guerra mondiale e la figlia di Freud dovette tornare a Vienna con l’ambasciatore austro-ungarico, passando per Gibilterra e Genova. Lo stesso anno decise di intraprendere la carriera di insegnante, proprio al Cottage Lyceum, dove lei stessa aveva studiato, appassionandosi, a causa della professione svolta, alla psicologia dell’età evolutiva. Anna aveva cominciato a leggere i libri del padre da quando aveva compiuto i quindici anni, ma il suo coinvolgimento profondo iniziò a partire dal 1918, quando il padre la psicoanalizzò (cosa che oggi sarebbe considerata impossibile!). Anna era di media statura, poco appariscente; frequentava il mondo del padre, ma sempre ai margini. Nel 1920 i due Freud parteciparono a L’Aia al Congresso internazionale di psicoanalisi. Naturalmente ben presto padre e figlia cominciarono a condividere anche gli amici, oltre che gli interessi, come la scrittrice e psicoanalista Lou Andreas-Salomé, intima amica di Nietzsche e Rilke e confidente di Anna Freud negli anni venti. Nel 1922 presentò alla Società Psicanalitica di Vienna, di cui divenne membro, il suo primo lavoro: " Fantasie ricorrenti e sogni diurni”. L’anno successivo Anna iniziò anche la carriera di psicoanalista; due anni più tardi insegnava a Vienna le tecniche psicoanalitiche da applicare ai bambini. Nel 1927 pubblicò, su questa esperienza, il libro: ‘Introduzione alla tecnica per l’analisi del bambino’;Anna aveva allora 32 anni. Di questo periodo ricordava: ‘eravamo tutti molto eccitati, pieni di energia: ‘era come se stessimo esplorando un continente completamente nuovo; noi eravamo gli esploratori ed avevamo la possibilità di cambiare molte cose…’ Anna non si era sposata e, restando in famiglia, si interessò particolarmente della salute del padre, che in quel periodo cominciava a soffrire di cancro alla mascella, malattia che gli costò ben 16 operazioni. Fra il 1927 ed il 1934 Anna fu Segretario Generale della Società Psicoanalitica Internazionale. In questa veste conduceva seminari, faceva conferenze, sostituiva il padre malato. Nel 1935 pubblicò’ l’Io ed i meccanismi di difesa’, un libro che divenne di importanza fondamentale per la successiva corrente degli psicologi dell’Io. Nel libro la Freud descriveva infatti la varietà dei meccanismi di difesa, sia dal punto di vista teorico che pratico.


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