Salvatore Quasimodo (1901-1968)
Salvatore Quasimodo nacque a Modica in provincia di Ragusa nel 1901. Fu uno dei masssimi esponenti dell'ermetismo. Il padre lavorava nelle ferrovie, quindi la sua infanzia fu caratterizzata da frequenti spostamenti. Nel 1908 si stabilì a Messina dove vi rimase fino al 1920. Iniziò a frequentare la facoltà di Ingegneria all'università di Roma, ma non terminò gli studi. Negli anni Trenta visse a Firenze dove conobbe Montale e altri scrittori della rivista Solaria, sulla quale pubblicò le sue prime poesie. Nel 1930 uscì la sua prima raccolta di poesie Acque e terre e due anni dopo pubblicò Oboe sommerso. In seguito si dedicò alla carriera di giornalista collaborando con il settimanale Tempo. Nel 1941 cominciò ad insegnare letteratura italiana al conservatorio di Milano. La sua importanza di poeta si consolidò con la pubblicazione delle successive opere: Nuove poesie (1936-42), La vita non è sogno (1949), Falso e vero verde (1949-55). Fu anche traduttore e nel 1940 pubblicò le sue traduzioni dei Lirici greci . Quasimodo punta all'essenzialità del verso per rappresentare la condizione tragica dell'esistenza umana. Nella prima fase della poesia di Quasimodo, come nella raccolta di poesie Ed è subito sera, i temi fondamentali sono il legame alla sua terra, la Sicilia, e la sua infanzia. Partendo da questi elementi strettamente biografici, Quasimodo arriva ad una dimensione più universale, dove tutti gli uomini sono uniti da una comune pena. La seconda fase della sua opera è chiaramente orientata verso l'opposizione al fascismo e alla guerra, come si può vedere nell'opera del Giorno dopo giorno (1947). Nel 1959 vinse il premio Nobel. Morì a Napoli nel 1968.
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każdy stoi samotnie w sercu ziemi - przebity promieniem słońca: i szybko zapada zmierzch |