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Sant'Agostino (Aurelius Augustinus) (Tagaste 13.11.354 - Ippona 28.8.430) Teologo e filosofo latino, padre della chiesa, santo. Figlio di padre pagano e di madre cristiana, di famiglia umile, Agostino studiò retorica con eccellenti risultati, disciplina che insegnò inizialmente a Cartagine, dove visse insieme a una donna da cui ebbe un figlio; abbracciò l'eresia manichea e insegnò retorica anche a Roma (383) e a Milano (384), dove l'influenza di S. Ambrogio, le letture dei filosofi neoplatonici e di S. Paolo lo avvicinarono al cristianesimo. Abbandonata l'eresia manichea, fu battezzato da S. Ambrogio (387), ordinato prete a Tagaste (391) e nel 396 eletto vescovo di Ippona. Imponente la sua produzione, che comprende 93 trattati di vario genere: filosofici, su modello ciceroniano (Contra academicos, De vita beata, De ordine, Soliloquia); di polemica antiereticale, contro i manichei (Contra Faustum manicheum, 33 libri), contro i donatisti (De baptismo contra donatistas, 7 libri), contro i pelagiani (De gratia et libero arbitrio); di teologia (De Trinitate, 15 libri, De civitate Dei, 22 libri, interpretazione teologica della storia universale, in cui compare la concezione del potere spirituale e temporale). Molto originali le Confessiones, in 13 libri, una sorta di autobiografia spirituale caratterizzata dalla scoperta della presenza di Dio e dalla contrapposizione tra peccato e grazia. Fondamentale la riflessione di S. Agostino sulla conciliabilità di ragione e fede, sul concetto di autorità nella struttura gerarchica della chiesa, sul concetto di Trinità, di cui accentua l'interpretazione unitaria, sulla contrapposizione tra la 'città di Dio' e la 'città terrena' e sul problema della predestinazione.
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