Bruno Ugolotti (22.02.1921 - 18.10.2003)
Originario della Val d'Enza parmigiana, trascorre il primo periodo
della sua vita a Modena. Grazie alla madre, maestra elementare,
nasce l'amore per la lettura, soprattutto le avventure di Salgari che
accompagneranno i sogni della sua adolescenza. All'ultimo anno di liceo scopre
un forte interesse per la matematica e, l'anno successivo, si iscrive alla
facoltà di ingegneria. Quando scoppia la guerra decide di arruolarsi negli
Alpini. Nel 1944 si laurea all'Università di Bologna, per poi andare a lavorare
nelle cave del Monferrato. Partecipa alla Resistenza, e il 25 aprile scende su
Parma da vincitore. Finita la guerra lavora in una miniera di carbone, nel
sarzanese, dove si ammalerà di silicosi. Nel 1947 si trasferisce con suo padre
in Perù, dove lavorerà inizialmente presso la Cerro de Pasco Corporation e,
successivamente, dal 1950, si dedicherà alla piantagione di cotone. In questo
periodo scrive il suo primo libro, Torrente, un racconto romanzato delle
sue memorie da partigiano. Dopo un breve, e non fortunato, soggiorno in Italia,
ritorna in Perù a lavorare presso la fabbrica di marmellate di suo padre. Nel
frattempo scrive Pellicani e Centauri, saga dell'ultimo inca del Perù, lo
traduce in spagnolo e partecipa al premio El Pianeta, in Spagna, classificandosi
finalista. Sul mensile "Incontri" dell'associazione italiana in Perù, pubblica a
puntate Il fascismo e i suoi sogni, analisi del fascismo con i suoi
canti, i suoi inni, e le sue barzellette politiche. Sulla Gazzetta di Parma
pubblica una raccolta di racconti e satire, Le leggende di un feudo e
La sala degli specchi. Ancora inedita è invece la trilogia La
giovinezza, La maturità e La terza
età.
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