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Pier Paolo Pasolini (1922-1975)



Figlio di Carlo Alberto Pasolini, tenente di fanteria, e di Susanna Colussi, maestra elementare di Casarsa (Friuli), Pier Paolo nasce a Bologna nel 1922.
Già negli anni del liceo anima un gruppo letterario: scrive poesie in friulano e in italiano, poi raccolte in Poesie a Casarsa. A 17 anni entra all'Università di Bologna. Con amici friulani crea un'"Academiuta di lenga furlana" e partecipa alla redazione della rivista "Stroligut".
Arruolato nel 1943, disobbedisce all'ordine di consegnare le armi ai tedeschi e fugge a Casarsa.
Nel dopoguerra, laureatosi, Pasolini lavora come insegnante in una scuola media in Friuli. Nel 1947 aderisce al Pci. In breve diventa segretario di una sezione locale. Ma in seguito a una denuncia per corruzione a minori è espulso dal partito e perde il posto di insegnante. Sulla prestigiosa rivista "Paragone" pubblica il primo abbozzo di Ragazzi di vita. Assunto nella redazione del giornale radio RAI, nel 1954 lascia l'insegnamento e pubblica il suo primo importante volume di poesie dialettali: La meglio gioventù.
Nel 1955 esce il romanzo Ragazzi di vita, con un buon successo di critica e pubblico. Diventa bersaglio della stampa e deve difendersi da varie accuse (favoreggiamento per rissa e furto, rapina a mano armata, ecc.).
Nel '57 lavora con Fellini alla sceneggiatura di Le notti di Cabiria. In quegli anni collabora alla rivista "Officina" e pubblica le raccolte di poesie Le ceneri di Gramsci; e L'usignolo della Chiesa cattolica. Nel '60 esce la raccolta di saggi Passione e ideologia, nel '61 un altro volume di versi: La religione del mio tempo.
Nel '61 il suo primo film, Accattone, è vietato ai minori di 18 anni. Del '62 è Mamma Roma. Nel '63 l'episodio La ricotta (dal film RoGoPaG) è sequestrato e Pasolini è accusato di vilipendio alla religione. Nel '64 dirige il Vangelo secondo Matteo; nel '65 Uccellacci e Uccellini; nel '67 Edipo re; nel '68 Teorema; nel '69 Porcile; nel '70 Medea; tra il '70 e il '74 la "trilogia della vita", ovvero Decameron, I racconti di Canterbury e Il fiore delle mille e una notte; il suo ultimo film è Salò o le 120 giornate di Sodoma del '75. I suoi interventi critici sono raccolti nel volume Empirismo eretico.
Nel '70 acquista i resti di un castello medievale nei pressi di Viterbo: lo ristruttura e qui comincia la stesura di Petrolio, romanzo restato incompiuto. Nel '75 pubblica una raccolta di interventi critici e politici, Scritti corsari, e una rivisitazione della sua poesia friulana, La nuova gioventù.
La mattina del 2/11/1975 viene trovato morto sul litorale romano di Ostia. Nella notte i carabinieri fermano un giovane, Giuseppe Pelosi, alla guida dell'auto di Pasolini. Il ragazzo confesserà l'omicidio. Il processo che segue porta alla luce retroscena inquietanti, che fanno ipotizzare da diverse parti il concorso di altri nell'omicidio; ma Pelosi viene condannato come unico colpevole. Pasolini è sepolto a Casarsa.


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